CLASSI DI MOVIMENTO BIOENERGETICO

CLASSI DI MOVIMENTO BIOENERGETICO

“Il piacere è la forza creativa della vita.”
Alexander Lowen

Le classi di movimento bioenergetico sono dei momenti di gruppo dove vengono proposte delle esperienze che coinvolgono ed integrano postura, movimento, respiro e voce. Il nostro obiettivo non è la performance: al contrario, con il movimento bioenergetico vogliamo favorire il contatto con le sensazioni e le percezioni corporee. Il primo obiettivo delle classi è quello diventare consapevoli delle proprie sensazioni ed emozioni. Secondariamente, si lavora sulla capacità di esprimere le proprie emozioni fino ad arrivare alla possibilità di gestire gli aspetti emotivi tramite l’autoregolazione, così da non farsi travolgere dalle emozioni, nemmeno quando sono forti e intense! Il benessere psicofisico nasce proprio da un buon equilibrio tra questi tra aspetti: consapevolezza, epressione e autoregolazione. Se l’equilibrio viene a mancare, per esempio se abbiamo un alto grado di consapevolezza ma non riusciamo ad esprimerci, proveremo un senso di impotenza e frustrazione. Se siamo troppo padronƏ delle nostre emozioni, ma non riusciamo a mollare il controllo e lasciarci andare nei momenti opportuni, proveremo sensazioni altrettanto spiacevoli. Se siamo “troppo” o “troppo poco” emotivƏ creiamo condizioni che non ci consentono di godere appieno delle del piacere della vita.


Le classi di Bioenergetica aiutano a:

  • scaricare lo stress
  • scogliere le tensioni muscolari
  • migliorare la postura
  • prevenire le somatizzazioni
  • ritrovare la vitalità del corpo
  • favorire l’espressioni di te

Gli esercizi sono stati ideati da Alexander Lowen e Leslie Lowen, se vuoi saperne di più ti consiglio la lettura del loro manuale “Espansione e integrazione del corpo in bioenergetica. Manuale di esercizi pratici” che presenta gli esercizi con semplicità e chiarezza.

Gli esercizi proposti sono alla portata di tuttƏ e ci consentono di trovare uno spazio di armonia tra mente, corpo e spirito e di riscoprire il piacere di sentirsi vivƏ!

LO SVILUPPO DELLA PERCEZIONE CORPOREA DEL/DELLA NEONAT* COME PROCESSO RELAZIONALE: IL TOCCO GENTILE

LO SVILUPPO DELLA PERCEZIONE CORPOREA DEL/DELLA NEONAT* COME PROCESSO RELAZIONALE: IL TOCCO GENTILE

Grazie al progredire della ricerca della psicologia dello sviluppo negli ultimi decenni è cambiata l’immagine che noi adulti abbiamo del/della neonat*, delle sue capacità e di come si sviluppa il suo senso del sè e, di conseguena, anche della sua percezione corporea. Invece di un organismo passivo, indifferenziato, che ruota unicamente intorno all’alimentazione e al sonno -come ci è stato descritto per lungo tempo- vediamo un organismo i cui stati interni e le cui capacità di regolazione del comportamento sono già molto complessi. Il/la bambin* non tende a ridurre la stimolazione, ma anzi la ricerca, dato che essa è necessaria per lo sviluppo neuronale. Infatti il/la neonat* è sin da subito immers* in un processo di co-regolazione reciproca con il/la propri* caregiver ed è parte attiva di questo dialogo continuo. In questo processo il contatto gioca un ruolo fondamentale nello sviluppo del sé in quanto il sé è primariamente corporeo. Del resto fu Freud il primo ad affermare che “l’Io è anzitutto un’entità corporea, […] cioè l’Io è in definitiva un derivato da sensazioni corporee, soprattutto dalle sensazioni provenienti dalla superficie del corpo” (Freud 1923, trad. it., p. 488).

Il contatto non è un fatto meccanico: il nostro corpo è fisiologicamente predisposto a presentare un certo tipo di risposta in base alla qualità del contatto, che è un po’ come dire che abbiamo una predisposizione innata al contatto, e non ad un contatto qualsiasi! Ma un contatto affettuoso, che i ricercatori hanno denominato il “tocco gentile” (McGlone et al., 2014). Infatti, di recente sono state scoperte delle fibre recettive, dette fibre C, che si attivano specificamente con un contatto affettivo, nello specifico per le carezze. Si tratta della scoperta di una sotto-modalità specializzata di percezione ed elaborazione delle proprietà affettive del tocco. Queste fibre si trovano solo sulla pelle ricoperta di peli e non su quella glabra, ad esempio quella del palmo delle mani. La stimolazione preferita per le fibre C tattili afferenti non si sarebbe potuta evolvere in modo più appropriato in quanto queste sono sintonizzate per rispondere alle velocità, alla pressione e alle temperature specifiche sperimentate da un bambino durante il contatto pelle-pelle!


Il/la caregiver, attraverso il contatto affettivo, modula lo sviluppo della percezione corporea del/della propri* bambin*. A livello speculativo, si può ipotizzare che, a seconda della qualità del contatto del/della caregiver, il/la piccol* possa sviluppare una percezione del proprio sé e dei propri confini più o meno funzionale
. Infatti, durante l’infanzia lo sviluppo del sé corporeo non dipende solamente da processi neuro-maturazionali ereditati, ma anche da esperienze relazionali di interazione corpo a corpo, in cui la/il bambin* è immers* dalla nascita, per esempio fare il bagnetto, cambiare il pannolino, essere nutriti, giocare e via dicendo.


In conclusione, si può affermare che le fibre C possono facilitare il processo discriminativo dei confini corporei del sé e tale processo dipende, almeno in parte, dalle modalità di contatto interpersonale con il caregiver. In altre parole, la percezione del corpo è un processo relazionale e si può ipotizzare, a livello puramente speculativo, che la qualità del contatto possa incidere sulle caratteristiche della propriocezione in età adulta.

CON I PIEDI PER TERRA – GROUNDING E RESPIRO NELLO YOGA E NELLA BIOENERGETICA PER RICONNETTERSI ALLA TERRA

CON I PIEDI PER TERRA – GROUNDING E RESPIRO NELLO YOGA E NELLA BIOENERGETICA PER RICONNETTERSI ALLA TERRA

Nell’arco della mattinata potrai fare esperienza della respirazione e del grounding sia dal punto di vista yogico sia dal punto di vista della pratica bioenergetica per riconnetterti alla Terra.

🕔 9.00/10.30

🌏 presso il parco dei Salici nord, Padova: https://goo.gl/maps/bHu93tzvPUggx9fD7

📌 è necessaria l’iscrizione!

Il respiro 🌬️ -nello yoga come nella bioenergetica- è veicolo per integrare mente e corpo, è possibilità di essere nel presente e tornare alle sensazioni corporee, anche quando i pensieri affollano la nostra mente e ci portano altrove. Infatti “respirare profondamente è sentire profondamente”, come afferma Alexander Lowen. Portare consapevolezza nel respiro significa fare spazio dentro di noi per poter accogliere il messaggio che il nostro corpo ci sta dando.

Nella pratica bioenergetica, il grounding o radicamento 👣, consiste nel tornare a contatto con la realtà del proprio corpo e con il suolo che ci sostiene. Si tratta di una connessione energetica: tanto più una persona sente il contatto con il terreno, tanto più può tollerare un livello maggiore di carica senza entrare in uno stato di sovraeccitazione o di ansia, sentire un maggior senso di sicurezza interiore e essere aperta/o al piacere.

Nella tradizione yogica, il grounding 🌳 è associato a Muladhara, il primo chakra, il cui significato letterale è “radice”, “supporto”. A livello fisico Muladhara è collegato alle gambe e ai piedi che rappresentano le nostre radici: i nessi tra noi e la Terra. A livello psicologico, la percezione di avere delle solide basi si riflette in stati interiori di fermezza e stabilità.

Conducono:

  • Agnese Montirosso, psicologa, conduttrice di classi di movimento bioenergetico e psicoterapeuta in formazione
  • Francesco Pilotto, psicologo, insegnante di yoga e psicoterapeuta in formazione

PER INFO E ISCRIZIONI 💬, scrivi a:
Agnese: 353 438 0524 – info@montirossopsicologa.it
oppure
Francesco: 348 594 8616 – francescopilotto.psicologo@gmail.com

Porta con te un tappetino, dell’acqua e degli abiti comodi.

Evento a offerta libera e consapevole 🙏🏼

GLI ARCHETIPI DEL CICLO MESTRUALE

GLI ARCHETIPI DEL CICLO MESTRUALE

Ogni mese, come tutt* sappiamo, il corpo di una donna in età fertile va incontro ad una serie di cambiamenti, spesso senza che lei ne abbia una piena consapevolezza. Tali cambiamenti possono includere variazioni dell’equilibrio ormonale, della temperatura vaginale, della composizione dell’urina, del peso corporeo, della concentrazione di vitamine nel sangue, delle qualità psichiche, della soglia del dolore e molti altri ancora.
È importante che ogni donna prenda coscienza di come il proprio corpo cambia lungo le fasi del ciclo mestruale -e il copro di ciascuna di noi ha un proprio modo particolare di farlo- per comprendere l’effetto che il ciclo ha sulla propria personalità e sulle proprie energie, imparando ad ascoltare le sensazioni del corpo e rispettandone i bisogni.


Per lungo tempo le mestruazioni sono state un tabù, sinonimo di vergogna e impurità. Attualmente sembrerebbero aver perso questa connotazione negativa, anche se questo tema rimane un terreno delicato, dove non è infrequente imbattersi in stereotipi e strumentalizzazioni. In ogni caso, vi è una scarsa consapevolezza delle energie legate al ciclo mestruale e al loro significato. In sintesi, anche se le variazioni fisiche legate al ciclo mestruale oggi sono maggiormente accettate dalla società rispetto ad un tempo, i cambiamenti interiori che influenzano la sessualità, la spiritualità e la creatività delle donne sono ancora ampiamente ignorati.


Conoscere in dettaglio come funziona il nostro corpo, oltre a diventare fonte di rispetto per noi stesse e il nostro ritmo interiore, fisico, psichico e spirituale, ci permette anche di decidere con consapevolezza quali attività intraprendere in ciascun momento del ciclo mestruale.


Nel linguaggio comune a volte capita di usare la parola “ciclo” per indicare i giorni del sanguinamento. In realtà il concetto di ciclo è collegato a tutto il processo che va dal primo giorno di mestruazione fino all’ultimo prima della mestruazione successiva. Il ciclo medio è di 28/29 giorni come quello lunare e, come quello lunare, ha quattro fasi. Molte culture ancestrali hanno ricollegato il ciclo mestruale a quello lunare per il suo crescere e decrescere di energia e sensualità. Le fasi sono: preovulatoria, ovulatoria, premestruale e mestruale. Ogni fase è caratterizzata generalmente da un tipo particolare di energia, da una forma archetipica: Energie della Vergine – fase preovulatoria, Energie della Madre – fase ovulatoria, Energie dell’Incantatrice – fase premestruale e infine Energie della Strega – fase mestruale.


Le Energie della Vergine


In questa fase prevale un senso di dinamicità e sicurezza: ogni donna è libera e radiante e sente di appartenere solo a se stessa, esprime grande ambizione e determinazione, la sua concentrazione è migliore ed è un buon momento per iniziare nuovi progetti. La sua sessualità è nuova e fresca, le sue energie indirizzate verso il mondo esterno.


Le Energie della Madre


In questo momento del ciclo ogni donna è più predisposta alla relazione con l’altro e ai suoi bisogni, irradia amore ed armonia, è capace di creare e coltivare progetti e idee, di assumersi responsabilità e di dare aiuto e sostegno.


Le Energie dell’Incantatrice


Queste energie sorgono quando l’ovulo è stato rilasciato ma non viene fecondato. La donna è più immersa nel proprio mondo interiore, prende coscienza dei misteri della natura e la sua sessualità diventa più potente. Si rende più consapevole di sé, del suo potere e dell’effetto che questo può avere sugli altri. Le energie possono diventare impetuose e, se rilasciate, possono manifestarsi in una grande forza creativa.


Le Energie della Strega


Quando si avvicina la fase della Strega, la donna può sentire una diminuita capacità di concentrazione e diventare sempre più intollerante verso il mondo esterno e la vita di tutti i giorni. Aumentano, allo stesso tempo, la capacità di sognare e di lasciarsi ispirare, l’intuito diventa più potente. In questo momento, è importante poter prendere uno spazio per entrare nel proprio mondo interiore e connettersi con la propria parte più profonda, rispettando i diversi ritmi di cui abbiamo necessità.

ALEXANDER LOWEN – LA VITA

ALEXANDER LOWEN – LA VITA

“Gli uomini pensano di risolvere tutto con la mente invece di ‘sentire’. Ma il sentire non ha a che fare con l’intelligenza o con la forza. Solo lavorando su di sé, sul proprio corpo – grazie al quale l’uomo ‘sente’ – l’uomo può curarsi e aspirare, come è sacrosanto, a una vita sana, libera, felice. Ed essere in grado di amare veramente.”

Alexander Lowen

Alexander Lowen nasce a New York da immigrati ebrei nel 1910. Consegue una laurea in scienze e affari presso il City College di New York e un dottorato in giurisprudenza presso la Brooklyn Law School. Il suo interesse per il legame tra la mente e il corpo si sviluppa durante gli anni Quaranta, quando si iscrive a un corso di analisi del carattere tenuto da Wilhelm Reich. Dopo la formazione per diventare lui stesso un terapeuta, Lowen si trasferisce in Svizzera per frequentare l’Università di Ginevra.


Fu allievo e paziente di Wilhelm Reich, che fin dagli anni Trenta ha rivoluzionato la Psicoanalisi e per primo ha dato importanza al linguaggio del corpo oltre a quello verbale. Alexander Lowen è considerato il principale continuatore del suo approccio psicocorporeo. Negli anni Cinquanta, dopo essersi laureato in medicina a Ginevra, mette a punto – inizialmente insieme a John Pierrakos – un particolare approccio noto come Analisi Bioenergetica, di cui ha cominciato a descrivere i principi nel suo primo libro, Il linguaggio del corpo (1958). Nel 1956 fonda a New York l’International Institute for Bioenergetic Analysis, di cui è stato direttore per quarant’anni.


L’insieme delle sue teorie e pratiche si è diffuso in tutto il mondo fin dagli anni Settanta ed è molto noto anche in Italia, dove esistono diverse scuole che si rifanno alle sue teorie. La Bioenergetica, che può essere definita un modo di comprendere la personalità nei termini dei suoi processi energetici, associa il lavoro con il corpo a quello con la mente per aiutare le persone a risolvere i propri problemi esistenziali e relazionali e a realizzare al meglio le proprie capacità di provare piacere e gioia di vivere. Lowen ha messo in luce come ognuno forma il proprio carattere, nei primissimi anni di vita, reagendo alle richieste dell’ambiente e inibendo le proprie emozioni, il cui blocco si struttura anche a livello fisico. Ed è per questo che per arrivare a sciogliere i blocchi emozionali si deve ‘lavorare sul corpo’ oltre che sulla mente. Oltre all’ambito psicoterapico, la Bioenergetica viene utilizzata come pratica per intervenire sulle tensioni muscolari e sullo stress, in funzione di un maggior benessere generale.


Lowen ha esercitato come psicoterapeuta a New York e a New Canaan nel Connecticut, dove è sempre vissuto, sino a un anno prima della sua morte, all’età di 97 anni. È autore di numerose pubblicazioni, tradotte in decine di lingue.